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mercoledì 20 luglio 2011

ALTE PRESTAZIONI SPORTIVE: LA TESTA?

Alte Prestazioni Sportive: la testa?

recentemente su stampa e web sono apparsi alcuni articoli
piuttosto interessanti sull'argomento, ecco alcuni titoli:

Il sistema nervoso degli atleti
Per vincere nello sport c'è bisogno di testa 
(La Gazzetta dello Sport)

La Vittoria è uno stato di grazia. 

E se i muscoli sono i suoi remi, il timone è nel cervello.
(opsonline.it*)

Ecco perchè è speciale il cervello di un campione. Non solo muscoli.
Gli studi neurologici provano che la testa è il vero motore dei successi sportivi.

(repubblica.it**)

Gli articoli prendono spunto dalla notizia di uno studio in cui lo scienziato
John Milton, neurologo dell'Università di Chicago, ha confrontato le
risonanze magnetiche di un golfista dilettante e di un professionista.

Il risultato è stato che le aree attive del cervello del primo giocatore erano
molto più estese, perché per eseguire gli stessi gesti tecnici, il dilettante
deve coinvolgere anche l'amigdala e il sistema limbico (le aree legate a
timore ed emotività), che invece il professionista lascia totalmente inattive.

La conclusione del Prof. Milton, "Il cervello di un giocatore esperto 
non ammette intrusioni. Non deve pensare al gesto atletico, 
ormai automatico, e nei pochi secondi che precedono il colpo sfrutta 
al massimo la sua corteccia motoria, in cui tutto il repertorio colpi 
è conservato", probabilmente suona familiare a chi ha letto il report sul
Mental Skills Training [puoi richiederlo qui a lato],
si tratta infatti della traduzione in termini fisiologici degli stati di
Competenza Conscia (il dilettante) e Competenza Inconscia 
(il professionista).

La buona notizia:
è vero che il cervello del campione è speciale, così come è vero
che, scoprendo come fare, (cioè acquisendo la Competenza 
Inconscia specifica) è possibile rendere speciale anche il nostro!

Alla prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

* link articolo opsonline.it

** link articolo repubblica.it

domenica 10 aprile 2011

PREPARAZIONE ATLETICA PORTIERE

Preparazione atletica portiere:
come allenare mentalmente il portiere.

Ho avuto modo di allenare col Mental Skills Training
portieri di calcio al massimo livello,
ottenendo soddisfazioni grandiose.

In un post di qualche giorno fa ho descritto gli esercizi
che propongo di solito.

Con un atleta molto importante ho ottenuto
il salto di qualità definitivo
(era già parecchio bravo, anche se giovane),
lavorando in modo specifico su due aspetti:

- l'autorevolezza nel comandare la difesa,
mediante esercizi di "presenza", per far percepire meglio la sua
personalità e trasmettere sicurezza a tutto il reparto;

- esercizi di percezione submodale:
dopo aver indagato su come percepiva tempi e spazi quando riusciva
a parare meglio, abbiamo lavorato rendendo ancora più esteso e
continuo quel modo di "sentire e vedere" l'area piccola come se fosse
molto più estesa.


Alla prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

METODOLOGIA DI ALLENAMENTO

Metodologia di allenamento:    

immagina la scena di una battaglia medioevale, tipo Braveheart,
con gli eserciti schierati, armati di picche.

Il Re si avvia sul campo per iniziare il combattimento mentre
il suo luogotente dice a un signore
(che evidentemente gli ha proposto qualcosa):    

"Non siamo interessati a nuove tecnologie, 
abbiamo una guerra da combattere!"

A fianco del signore si vede la nuova tecnologia proposta:
una mitragliatrice...   

se vuoi, ora, partecipa al sondaggio a fianco.

Alla prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

martedì 5 aprile 2011

MIGLIORARE PRESTAZIONI SPORTIVE

Migliorare le prestazioni sportive

Migliorare le prestazioni sportive solitamente
è il modo migliore per vincere.

Da sempre gli atleti si sono impegnati per farlo.

E' interessante ripercorrere la successione di  concetti che
si sono evoluti nella storia della Metodologia dell'Allenamento
(come descritto dal  Dott. Enrico Arcelli, ricercatore scientifico
e preparatore atletico).

1- Imitazione della competizione:
per migliorare la prestazione gli atleti la ripetevano
in allenamento.

2- Imitazione del campione:
se il campione vince vuol dire che si allena bene,
mi alleno come lui.

3- Qualità fisiche:
individuare le qualità fisiche richieste da una determinata
disciplina sportiva per migliorarle con le metodiche
di allenamento più adatte.

4- Modello fisiologico:
scoprire il funzionamento dell'atleta nel corso della prestazione
sportiva (muscoli, cuore e tutti gli altri organi), scomporlo nelle
varie caratteristiche (fisiche, fisiologiche, coordinative etc.),
per poi stabilire come migliorarlo ai fini della prestazione.

E' interessante notare come con il Mental Skills Training si
possano utilizzare contemporaneamente e in modo evoluto
queste fasi:

4- Fisiologia e "inner game" (semplificando molto: ciò che
pensiamo internamente) sono connessi:
migliorando la fisiologia migliora l'inner game, migliorando
l'inner game migliora la fisiologia, in modo stupefacente.

3- Qualità fisiche:
lavorando sulle qualità fisiche con visualizzazioni specifiche e
metodiche energetiche si ottengono velocemente grandi risultati.

2- Imitazione del campione:
le sessioni di Modellamento consentono di rivivere dall'interno
le prestazioni prodigiose dei grandi campioni, per appropriarsi
della loro stessa sintassi interiore e innescarla automaticamente.

1- Imitazione della competizione:
le sessioni di Focalizzazione Guidata sulla Competizione,
effettuate costruendo le immagini mentali con la
comunicazione analogica appropriata e connettendole alle emozioni
specifiche, fanno in modo che in gara il corpo produca automaticamente
gli aggiustamenti necessari alla prestazione ottimale.

E così si chiude il cerchio dall'imitazione della competizione al
miglioramento fisiologico.

Alla prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

lunedì 4 aprile 2011

ALLENAMENTI PRESTAZIONI PORTIERI CALCIO

Allenamenti Prestazioni Portieri Calcio: dalla papera al miracolo.

Prestazioni dei portieri:
ecco qualche esempio di abilità che possono essere allenate
lavorando con il Mental Skills Training.

Le prestazioni future a volte risentono di quelle passate:
errori commessi in passato possono intaccare la fiducia
in se stesso dell'atleta, anche senza che ne sia consapevole:
meglio eliminare questo rischio.

Sessione PGV (Post Gara Moviola):
- individuare e ristrutturare eventuali errori commessi in passato
(papere, interventi goffi, prese sbagliate, uscite "a farfalle",
trattenute mancate, respinte maldestre, indecisioni su cross, lanci
o corner ecc. ecc.);
- proiettare la gratificazione per la prestazione ottimale nella
competizione successiva.

Ripulito il passato, è importante potenziare
- consapevolezza della propria forza
- fiducia in se stessi
- determinazione
e questo si ottiene con il REQ (Rilascio Emozionale Quantico).

E' utile anche saper creare collegamenti interni sia volontari
che automatici, utili nei momenti di maggiore difficoltà,
per
- bloccare i fattori distraenti
esterni (pubblico) e interni (dialogo interno);
- tramutare i pensieri negativi e le convinzioni limitanti in fonti
di energia e lucidità.
Per questo è molto utile il PSE (Pronto Soccorso Emotivo).

SA (Sessione Automodellamento):
- ripercorrere le enneafasi della propria migliore performance;
- imparare a innescarle volontariamente per ottenere gli stessi risultati.

Alte Prestazioni: 
a questo punto possiamo cominciare a preparare
gli interventi che fanno la differenza:

SGC (Sessione Game of Chance)
autocondizionamento per
- migliorare automatismo e spontaneità di movimenti,
coordinazione e sincronizzazione, in funzione degli interventi
di grande reattività, impegnativi e difficili.

SCI (Sessione Concentrazione Intensa)
per apprendere come
- percepire il palllone più lento o più grande;
- percepire l'area più grande
(a seconda delle preferenze individuali)

SMGC (Sessione Modellamento)
per
- rivivere dall'interno interventi prodigiosi di grandi campioni
- appropriarsi delle stesse enneafasi per innescarle automaticamente.

Arrivati qui, la grande performance è garantita!

Alla prossima.
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive


PREPARAZIONE ATLETICA PRESTAZIONI

Preparazione Atletica: qual è l'ultima frontiera dell'allenamento?

La preparazione atletica solitamente viene organizzata e
pianificata in più periodi:

periodo preparatorio, per raggiungere un equilibrio fisico generale;

periodo pre-competizione, dedicato alle caratteristiche specifiche
richieste dalla specialità praticata;

periodo agonistico, per raggiungere la condizione ottimale
in funzione delle competizioni. 
E' opinione comune che in questa fase la condizione
psicologica abbia una grande importanza.

Riguardo a quest'ultimo aspetto, le soluzioni adottate variano
molto a seconda delle discipline.

Nella maggior parte dei casi se ne occupa l'allenatore,
curando anche la "motivazione";

a volte vengono adottate soluzioni di supporto psicologico 
per atleti in difficoltà (crisi di ansia, depressione);

la preparazione specifica della forza mentale o delle abilità mentali
(il termine "psicologico" spesso spaventa gli atleti, che lo associano
alle patologie mentali),
inserita armonicamente nella metodologia di allenamento,
si riscontra piuttosto raramente.

Peccato, perché questa è davvero la forma di allenamento
più evoluto, con infinite possibilità di applicazioni in ogni fase
della preparazione (pre-gara, durante la competizione e post-gara)
e che consente invariabilmente
prestazioni superiori con continuità di rendimento.

Alla prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

giovedì 31 marzo 2011

SOFTWARE PER ALLENATORI DI CALCIO

Software per allenatori di calcio

Certi software per allenatori di calcio, sul modello dei famosi IVG
(indice di valutazione del calciatore) o del più recente Capello Index,
possono essere di notevole aiuto per un grande miglioramento delle
prestazioni.

Come? semplicemente fornendo dati molto più oggettivi sulla performance.

Misurare la performance rende più facile migliorarla.

In questo modo è possibile conoscere il punto da cui si parte, l'obiettivo
da raggiungere, le cose da fare per raggiungerlo.

Ecco un esempio semplice:

l'allenatore e il suo team vogliono migliorare il rendimento dei giocatori
sui calci piazzati;

confrontando con la percentuale di realizzazione media sapranno
a che punto sono i giocatori (punto di partenza);

potranno decidere di  portare la percentuale di realizzazione al livello
dei migliori (obiettivo);

potranno valutare su che cosa intervenire in allenamento (obiettivo di
performance) con sessioni specifiche.

A questo punto utilizzare anche il lavoro con le Mental Skills diviene
fondamentale, perché consente di
- acquisire gesti tecnici di qualità e automatismi in tempi brevissimi;
- risolvere le insidie emotive che spesso peggiorano la qualità del gioco.

Fabio Capello afferma:
“La performance di un calciatore durante un match va valutata in 
base all’utilità del suo contributo per la squadra”.

Ecco dunque un esempio un po' più complesso:

Valutazione dei

A- Passaggi sbagliati banalmente e/o che provocano pericolo alla
propria squadra

B- Passaggi sbagliati, ma effettuato in una situazione di particolare
difficoltà e senza provocare pericolo per la propria squadra;

L'allenamento con le Mental Skills consente di ristrutturare le situazioni dei
passaggi sbagliati, trovando la risorsa (tecnica o emotiva) venuta meno in
quel momento, per poterne disporre nelle prestazioni successive.

C- Passaggi filtranti
Passaggio tendenzialmente rasoterra che filtra tra più avversari e che
favorisce l’inserimento di un compagno di squadra innescando un’azione
potenzialmente pericolosa.

Anche in questi casi sarà importante
paragonare le percentuali con quelle medie (= verificare lo scostamento)
e quelle migliori (obiettivo),
per poi intervenire con allenamenti specifici (obiettivo di performance),

in abbinamento con il lavoro sulle Mental Skills, molto importante perché
può essere condotto in tempi molto rapidi e garantisce l'acquisizione di
gesti di qualità, che verranno attuati nel modo più efficace e nei contesti di
gioco più disparati (perché la mente del giocatore ha imparato cosa fare e
come adattarlo alle varie situazioni).


Alla Prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

martedì 29 marzo 2011

PORTIERI ALLENAMENTI

Portieri Allenamenti:
ecco, solo a titolo di esempio, alcuni esercizi da attuare durante una sessione.

Sessione Concentrazione Intensa
per apprendere come
- percepire il palllone più lento
- percepire l'area più grande

Pronto Soccorso:
creare collegamenti interni sia volontari che automatici per
- bloccare i fattori distraenti esterni (pubblico) ed interni (dialogo interno);
- tramutare i pensieri negativi e le convinzioni limitanti in fonti di
  energia e lucidità.

Rilascio Emozionale Quantico
imparare a rinforzare
- consapevolezza della propria forza
- fiducia in se stessi
- determinazione

Post gara Moviola
per
- ristrutturare eventuali incertezze da migliorare;
- proiettare la gratificazione per la prestazione ottimale
  nella competizione successiva.

Game of chance:
autocondizionamento per
- ridurre al minimo gli errori tecnici
- migliorare automatismo e spontaneità di movimenti,
  coordinazione e sincronizzazione.

Automodellamento:
- ripercorrere le enneafasi della migliore performance;
- imparare a innescarle volontariamente per ottenere gli stessi risultati.

Alla prossima
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

lunedì 28 marzo 2011

PREPARAZIONE ATLETICA CALCIO: PUO' BASTARE?

Preparazione atletica calcio:  può bastare?

La preparazione atletica viene spesso considerata come una sezione
separata dall'allenamento specifico di calcio.

In realtà, come ben sanno le squadre più evolute, ogni aspetto tecnico
può migliorare molto quando viene consolidato da esercizi fisici specifici,
in modo da ritrovarsi fisicamente avvantaggiati in ogni fase di gioco.

Tutto questo è già tanto, ma può bastare per ottenere prestazioni
davvero superiori?

No.

Scopriamo perché.

Cos'è che caratterizza i grandi campioni?

Riescono a compiere i gesti tecnico-atletici in modo eccellente e
AUTOMATICAMENTE.

Possono concentrarsi meglio sulle migliori scelte
tattiche proprio perché hanno automatizzato molti gesti tecnico-atletici
di qualità: la loro mente consapevole è libera da problemi tecnici e
possono valutare istantaneamente le soluzioni migliori.

Per diventare come loro è necessario allenarsi fisicamente,
tecnicamente e tatticamente … ma non è ancora sufficiente:

è indispensabile allenarsi anche mentalmente per

- velocizzare e rinforzare gli automatismi

- disinnescare le condizioni limitanti (tensioni, paure, incertezze)

Fisica, Tecnico-Tattica e Mentale:
sono le competenze necessarie agli atleti che vogliono
ottenere prestazioni sportive rilevanti.

Ad alto livello, quando le capacità fisiche e tecnico-tattiche
si equivalgono, la differenza fra una buona prestazione e una
grande prestazione, tra il vincente e lo sconfitto, è data dalle
capacità mentali.

La componente mentale è il fattore critico di successo:
il più delle volte il giocatore meglio preparato mentalmente vince,
molto spesso anche se è meno forte.


Alla prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive


mercoledì 23 marzo 2011

ALLENAMENTO MENTALE TENNIS

Allenamento Mentale nel Tennis:
riporto, solo a titolo di esempio, alcuni degli esercizi da attuare
durante una sessione.

Pronto Soccorso:
apprendere come creare particolari collegamenti interni sia volontari
che automatici per
- bloccare i fattori distraenti esterni (pubblico) e interni (dialogo interno)
- tramutare i pensieri negativi e le convinzioni limitanti in fonti di
  energia e lucidità.

Modelli di crescita:
apprendimento di modelli sottomodali
e rilasci emozionali per risolvere istantaneamente
- paure
- credenze limitanti
- dialogo interno negativo
- senso di inferiorità

Rilascio Emozionale Quantico
per  imparare a migliorare e rinforzare
- consapevolezza della propria forza
- fiducia in sé stessi
- determinazione

Trascendere la fatica
esercizio di concentrazione intensa
per permettere una prestazione di energie sempre maggiori,
con sempre minore impegno e fatica dell'organismo.

Post Gara Moviola
per
- evidenziare e ristrutturare eventuali situazioni di gioco da migliorare
- proiettare il senso di gratificazione per la prestazione ottimale
  nella competizione successiva.

Game of chance:
autocondizionamento per
- ridurre al minimo gli errori tecnici
- migliorare l’automatismo e la spontaneità di movimenti, ritmi,
  coordinazione e sincronizzazione negli specifici gesti atletico-tecnici

Automodellamento:
- ripercorrere le enneafasi della migliore performance;
- imparare a innescarle volontariamente per ottenere
  gli stessi risultati

Sessione Concentrazione Intensa Percezione
per apprendere come
- percepire la palla più lenta
- percepire la palla più grande

Se sei Tennista Agonista vedi anche
qui.

Se sei un giovane Tennista vedi anche
qui.

Alla prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

ALLENAMENTO MENTALE NELLO SPORT

Allenamento Mentale nello Sport: è la testa che comanda i piedi!

La testa (intesa come rapporto mente-corpo) influenza potentemente
tutti gli aspetti della prestazione sportiva: fisico, tecnico e tattico.

Quindi è meglio allenarla. Si può fare. Di più: sviluppando le
potenzialità mentali è possibile
trasformare un bravo atleta in atleta eccellente.

Hockey su ghiaccio in Svezia: la squadra giocava molto bene in trasferta e male in casa.
Il coach si rese conto che nelle trasferte in pullman cantavano tutti...


Immagina di risolvere sfiducia, paura degli errori e della sconfitta,
dubbi e insicurezze e acquisire determinazione e intensità agonistica,
anche nei momenti di difficoltà.

Immagina anche di ottenere i risultati voluti in tempi molto più brevi
e di migliorare grandemente la tua performance atletica,
di sentirti contemporaneamente concentrato e sciolto,
felice e profondamente convinto del successo,
immerso nel gioco e solo nel gioco, divenendone parte,
non più il cavallo che galoppa ma il galoppo che cavalla!

Così il coach di hockey decise di prendere un pullman anche per 
gli incontri casalinghi: quattro giri intorno alla città cantando a squarciagola!
Continuarono a perdere.
 

A volte un calo di  forma si rimedia con la tecnica. In certi casi
la tenuta fisica compensa  l’inferiorità tattica.
Quando … “non ci siamo con la testa”  niente ci può salvare.

Spero che anche questo post possa contribuire a diffondere
tra gli atleti l’allenamento mentale, il modo più potente,
sano e naturale per portare all'eccellenza le prestazioni sportive.


Alla prossima!
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

martedì 22 marzo 2011

ANSIA DA PRESTAZIONE SPORTIVA: RIMEDI

Ansia da prestazione sportiva: rimedi

L'ansia da prestazione sportiva è uno
stato di apprensione che può manifestarsi
sotto varie forme, per esempio paura di
sbagliare, dubbi e insicurezze, senso di
impotenza.

Molti giocatori mi hanno confidato:
"quando mi arriva la palla, per paura
di sbagliare, non so cosa fare".

I sintomi fisici più classici sono rigidità muscolare,
tachicardia, respiro corto (ho visto calciatori di serie A
vomitare prima della partita).

Tutto questo porta ad affaticarsi precocemente e alla perdita di
concentrazione, con tutti gli effetti negativi facilmente immaginabili.

La cosa peggiore è che, una volta provato quello stato di ansia, si teme
che possa capitare nuovamente. Questo rende ancora più probabile che
accada davvero, creando un circolo vizioso.

Ansia da prestazione sportiva: da che cosa nasce?

I motivi possono essere molti e possono variare da atleta ad atleta:
sentirsi inadeguati al compito,
avere aspettative troppo alte sulla propria prestazione,
la preoccupazione di essere giudicati,
la paura di non essere all'altezza delle aspettative
di persone a cui teniamo
(il calo di rendimento quando ci sono
genitori o amici tra il pubblico è un classico).

A questo si aggiungono le pressioni esercitata da società,
tifosi, stampa, il DOVER vincere una certa gara:
sono tutte fonti di ansia.

Più la posta in palio è alta, più l'ansia aumenta!

Ecco spiegato perché a volte squadre più deboli vincono con
quelle più forti: non hanno niente da perdere!

E si spiega anche perché in certe situazioni la squadra in vantaggio
diventa mentalmente più debole di quella che insegue: teme di
perdere ciò che ha conquistato.

Ansia da prestazioni sportive: rimedi?

NB: per giovani tennisti clicca qui > tennistisicuri

Per fortuna sempre più spesso le squadre inseriscono in organico
un esperto della materia, in grado di prevenire e risolvere il problema.

Nel caso la squadra non abbia questa figura è consigliabile rivolgersi
al proprio agente, che sarà in grado di trovare la persona adatta.

Certamente per un atleta professionista avvalersi COSTANTEMENTE
dello Specialista di Alte Prestazioni Sportive fornisce la marcia in più.

Nel caso di dilettanti, suggerisco comunque di rivolgersi
allo Specialista di Alte Prestazioni Sportive, anche una tantum:
risolveranno molto velocemente e per sempre questi problemi.


A presto
Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni Sportive

domenica 20 marzo 2011

MENTAL TRAINING: ALLENATORI E INCONSCIO

Qualche giorno fa ho letto un bell'articolo su un prestigioso
giornale sportivo. L'argomento era Leonardo all'Inter .

Nel paragrafo "La forza dell'inconscio" Leonardo viene definito
come "uomo saggio, conoscitore della mente umana e della
funzione dell'inconscio".

Davvero peccato che poi l'argomento non sia stato
sviluppato. In ogni caso complimenti a Leonardo!

Ma l'inconscio che cos'è? E qual è la sua funzione?

L'inconscio è tutto ciò che non rientra nella sfera consapevole.

Semplificando molto, possiamo affermare che la nostra mente
inconscia è quella che ci permette di fare le cose automaticamente
(hai presente quando parli mentre guidi? Bene, quell'automatismo
si chiama proprio competenza inconscia).

Nell'attività sportiva la competenza inconscia è quella che
permette l'eccellenza.

Tornando al tema allenatori / inconscio, mi vengono in mente
due grandi nomi, Dan Peterson e Fabio Capello.

Dan Peterson ha sempre sostenuto che (soprattutto in partita) è
importante dare ai giocatori poche indicazioni e semplici.

Giustissimo: è il modo migliore per farle giungere all'inconscio e
quindi renderle efficaci.

Fabio Capello ha un tipo di atteggiamento non verbale che
certamente raggiunge subito l'inconscio dei giocatori
(l'incoscio comprende automaticamente il linguaggio non verbale)
trasmettendo la sua forza e il suo carisma.

Bene,
alla prossima!

Enrico Masini
Specialista Alte Prestazioni